Remigio Grižonič si dedica sistematicamente alla fotografia con una passione che, nel tempo, è andata maturando consapevolezza degli strumenti tecnici e qualità nella concezione compositiva dell’immagine. La mostra “L’oro di Isola” è in gran parte dedicata ai ritratti di persone che appartengono a pieno titolo al tessuto sociale della località istriana. Il fotografo le coglie in un’espressione che lascia trasparire integralmente il carattere umano dei soggetti ritratti: il pescatore, il falegname, l’architetto, l’oste, il cuoco, il vecchio pensionato sfilano così in una galleria che, in qualche misura, riflette specularmente gli umori e i sentimenti di Grižonič stesso; in queste foto – risolte tutte nella magia del bianco e nero – egli traccia una sorta di mappa d’emozioni profonde, capace di legare i cittadini inquadrati in un’idea di “tesoro” (l’oro di Isola, appunto) da tramandare anche alle future generazioni. E poi il titolo gioca volutamente sull’ambiguità fonetica di “l’oro”, che può intendersi anche come “loro”, “essi” insomma, quelli che appartengono a Isola.
Nella sua attività ultradecennale l’autore posa lo sguardo sui più disparati elementi della realtà a lui circostante, dove preleva motivi da eleggere a protagonisti delle sue composizioni. È così che Remigio Grižonič agisce sul repertorio di sentimenti (l’attaccamento alle cose e alle persone) ed emozioni (il battito accelerato dal piacere di una visione capace di trasferirsi dall’ambito della normalità a quello dell’eccezionalità); le immagini in tal modo riescono ad avere un forte impatto estetico anche perché il fotografo mostra la capacità di trasformare il consueto, l’ovvio, in immagini astratte, nel senso proprio del termine, nel senso cioè che, proposte al nostro sguardo, si astraggono dal luogo e dal tempo in cui sono state prelevate e diventano icone, simboli di un sentire intorno al quale noi fruitori – anche estranei a Isola – ci possiamo riconoscere.
Le opere di questi anni recenti, caratterizzate da un’ampia variegatura tematica e da un ricco gioco di tonalità, creano un seducente effetto estetico e mostrano uno stile di sicura raffinatezza.
Certe foto nascono da una personale ricerca sul quotidiano, trasformato dall’autore in immagini che sono in bilico tra reale e surreale, tra esplicito e misterioso: atmosfere magiche, spesso oniriche, sempre evocative.
Grižonič usa la macchina fotografica con un’istintività, incardinata peraltro in un territorio di apprezzabile progettualità: nei suoi scatti vibra la luce che non definisce solo i contorni dei soggetti fotografati, ma è essa stessa protagonista dell’immagine.

ENZO SANTESE
14 maggio 2012